LA STORIA DI MARIO BUOI

Buonasera Blog’s People!
Nella figura sopra sono rappresentati una serie di cicli di borsa (teorici) dove A, C e E sono i periodi di “depressione”, mentre B e D corrispondono ai “boom”.
Inizialmente le borse sono basse (A) e, a quei valori, entrano i “big” che comprano a mani basse facendo incrementare i valori e spingendo le borse sempre più su.
Le borse salgono e tutti cominciano ad investire, i telegiornali cominciano a passare in prima pagina le notizie sulla borsa, i giornali sparano i loro titoloni a 9 colonne.
In un piccolo paese c’è Mario Buoi, un operaio, grandi sacrifici per mettere da parte qualche spicciolo. La mattina prende il caffè con i suoi compagni di lavoro e sente che Tizio ha investito in borsa e ha fatto il 12% in una settimana, sente Caio che “se continua così a novembre vado ai Caraibi”, sente il barista che ha guadagnato un casino……. e lui, povero Buoi, niente….si deve accontentare di quei due spiccioli di interessi. Torna a casa, accende la TV e…via con le notizie sulla borsa “Sale! Tutto sale! Non si scende più!”. Incazzato, guarda la moglie, operaia pure lei, e le dice: “Basta! Domani prendo mezza giornata di ferie. Vado in banca e investo in azioni”. “Aspetta, parliamone….”. Si fa convincere dalla moglie e aspetta un’altra settimana. Nel frattempo le borse continuano la loro galoppata. Tutti guadagnano soldi a palate (c’è chi pensa di licenziarsi dal lavoro) e lui no. Sempre più incazzato (e martellato da tutti) prende la somma decisione, intima alla moglie di stare zitta, va in banca ed investe il azioni. Finalmente!
Caso vuole che, stranamente, ci troviamo in prossimità del punto B. I big cominciano a distribuire. Le borse fanno l’ultima impennata……poi cominciano il calo. Inizialmente niente di preoccupante (storni tecnici, li chiamano). Ma si continua a scendere. La moglie di Mario Buoi, più saggia del marito, gli suggerisce di uscire….”Ti è andata male…pazienza. Abbiamo perso il 10%. Toglili e non ci pensare più”. “Ora risale”, testone lui. Intanto continua a scendere. I giornali e i telegiornali cominciano a martellare al contrario (“Bruciati in borsa x milioni di euro”). Che fare? I suoi compagni di lavoro non parlano più di borsa, il barista, ora, fa solo i caffè……
Alla fine il Buoi si decide. Prende mezza giornata di ferie va in banca vende tutto, capitalizza una perdita del 50% e mette tutto nel conto corrente. Siamo in prossimità del punto C. “Mi hanno fregato una volta, non mi fregano più!”. Urla al mondo Mario Buoi.
Sul punto C i big cominciano a ricomprare e fanno risalire i valori. Piano piano gli investitori si riaffacciano sui mercati……e i mercati salgono. I telegiornali e i giornali ricominciano con i titoloni, tutti guadagnano in borsa. Mario Buoi, sempre operaio, la mattina si ritrova con i suoi compagni di lavoro e sente che Tizio ha guadagnato il 14% in borsa in 4 giorni, Caio il 20% in una settimana e così via…… e la storia si ripete.
Agli albori della mia “carriera” da Promotore Finanziario mi ricordo che un saccente manager,del quale per delicatezza non faccio il nome, raccontava a tutti questa storiellina della “psicologia dell’investitore medio”. Al tempo mi sembrava una novella, una boiata spinta agli estremi. Oggi, forse, potrebbe ritornare attuale.
Se vi piace potrete raccontarla la sera ai vostri figli per farli addormentare…..oppure usarla voi….
Con affetto, il vostro adorabile promotore di quartiere.